Consiglio di Stato Sez. VI sentenza n. 1784 del 18 aprile 2007

(1 massima)

(massima n. 1)

Sebbene la norma esonera espressamente la p.a. dall'obbligo di motivazione gli atti normativi e gli atti a contenuto generale, la regola escludente non trova applicazione allorché sussistano particolari situazioni che abbiano creato aspettative o affidamenti in favore di soggetti le cui posizioni appaiano meritevoli di specifica considerazione, come ad esempio quelle caratterizzate da una preesistente convenzione di lottizzazione o da accordi di diritto privato intercorsi fra il comune e i proprietari, ovvero dalla situazione del privato che abbia ottenuto un giudicato di annullamento di un diniego di concessione edilizia o di un silenzio - rifiuto su una domanda edilizia, in ordine alla pretesa di variante di nuove previsioni urbanistiche rilevanti in quanto sopravvenute nel corso del giudizio (in quanto, in tal caso, la rilevanza della situazione del privato č data dall'intervenuto accertamento giurisdizionale della illegittimitā del diniego di concessione edilizia o del silenzio - rifiuto sulla domanda edilizia in relazione alle previgenti indicazioni di piano), mentre nel caso del proprietario inciso dalla variante di reiterazione dei vincoli urbanistici a contenuto espropriativo non č ravvisabile alcun affidamento.

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