Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12414 del 28 marzo 2011

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di reato continuato, se il giudice non ha espressamente indicato le imputazioni in relazione alle quali sono state riconosciute le circostanze attenuanti (nella specie, le attenuanti generiche ed il vizio parziale di mente), queste devono intendersi riferite a tutti i reati in contestazione, non solo per la mancanza di una specifica indicazione di segno contrario, ma anche per il principio del "favor rei" e per la natura stessa di tali circostanze, basate su considerazioni attinenti alla personalitą dell'imputato e pertanto concedibili in relazione a tutti i fatti addebitatigli.

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