Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34717 del 5 settembre 2008

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di rivelazione di segreti di ufficio, l'elemento materiale del reato consiste nella indebita cessione a terzi di conoscenze sottratte alla divulgazione, sicchè al percettore della rivelazione, che può eventualmente rispondere di concorso nel medesimo reato, non può addebitarsi il delitto di ricettazione, posto che esso si configura in ipotesi di illecita circolazione di un bene materiale e non di un'informazione. (Ha peraltro precisato la Corte che in tale senso non ha rilievo il supporto materiale dvd, cd-rom, copia cartacea su cui circola l'informazione, essendo esso meramente strumentale alla rivelazione del segreto ).

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