Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23639 del 23 giugno 2005

(1 massima)

(massima n. 1)

La liberazione condizionale postula un giudizio prognostico circa la condotta della persona condannata tale escludere ragionevolmente la persistenza di un apprezzabile grado di pericolositą sociale e la conseguente probabilitą di reiterazione di comportamenti penalmente illeciti. Pertanto la gravitą del reato e la capacitą a delinquere palesata con la sua commissione possono assumere rilevanza esclusivamente come dato iniziale della valutazione che deve avere riguardo al comportamento tenuto dal condannato durante il tempo dell'esecuzione della pena.

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