Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16626 del 4 maggio 2005

(1 massima)

(massima n. 1)

La prescrizione di farmaci integra il delitto di esercizio abusivo di una professione, ancorché si tratti di prodotti liberamente venduti in farmacia, quando effettuata in un contesto complessivamente idoneo ad accreditare una qualificazione professionale medica in realtą non conseguita, posto che le circostanze della prescrizione possono influire sulle modalitą e la durata dell'assunzione del medicinale, e sulla valutazione dei relativi risultati da parte dell'interessato. (Fattispecie nella quale, qualificandosi «dottore» esperto «naturopata» ed «iridologo» l'imputato aveva rilasciato ricette su carta intestata, con riguardo a farmaci che non richiedevano prescrizione medica).

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