Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11409 del 11 marzo 2003

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini dell'applicabilità dell'esimente di cui all'art. 384 c.p., il giudice deve valutare il pericolo del grave nocumento all'onore in relazione alla personalità dell'autore, desunta anche dall'ambiente in cui vive e dalla sua incensuratezza e pertanto esso può ravvisarsi nella necessità di difendere la propria onorabilità per evitare di far conoscere la dipendenza dalla droga. (Fattispecie nella quale l'imputato rispondeva del delitto di favoreggiamento per aver ingoiato l'involucro contenente stupefacente, e si era difeso affermando che aveva agito non per favorire lo spacciatore ma per non far conoscere la sua tossicodipendenza).

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