Cassazione civile Sez. I sentenza n. 9395 del 27 aprile 2011

(1 massima)

(massima n. 1)

La rilevabilitā d'ufficio della nullitā del contratto in ogni stato e grado del processo opera solo se da parte dell'attore se ne richieda l'adempimento, essendo il giudice tenuto a verificare l'esistenza delle condizioni dell'azione e a rilevare d'ufficio le eccezioni che, senza ampliare l'oggetto della controversia, tendano al rigetto della domanda e possano configurarsi come mere difese del convenuto. Ne consegue che quando la domanda sia, invece, diretta a far valere l'invaliditā del contratto o a pronunciarne la risoluzione per inadempimento, non puō essere dedotta tardivamente un'eccezione di nullitā diversa da quelle poste a fondamento della domanda, essendo il giudice, sulla base dell'interpretazione coordinata dell'art. 1421 c.c. e 112 c.p.c., tenuto al rispetto del principio dispositivo, anche alla luce dell'art. 111 Cost., che richiede di evitare, al di lā di precise indicazioni normative, ampliamenti dei poteri d'iniziativa officiosa

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