Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1146 del 13 maggio 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di reato continuato (art. 81 cpv., c.p.), perché possa ravvisarsi il medesimo disegno criminoso è necessario che le singole violazioni siano state deliberate — quanto meno nelle linee essenziali — sin dal momento dell'esecuzione della prima violazione. Ne consegue che l'unicità del disegno criminoso non può essere confusa con l'inclinazione a commettere reati sotto la spinta di bisogni quali quelli connessi allo stato di tossicodipendenza.

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