Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 229 del 18 marzo 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

Il requisito dell'altruitā di cui all'art. 624 c.p. č ravvisabile ogni volta che vi sia almeno un soggetto, diverso dall'agente, il quale, al momento del fatto, sia legato alla cosa stessa da un'effettiva relazione di interesse. (Fattispecie relativa a rigetto di ricorso avverso provvedimento di conferma di convalida del sequestro probatorio di un furgone consegnato a un creditore, in garanzia del pagamento di pregressi debiti e, quindi, a titolo di pegno, secondo la qualificazione giuridica data al rapporto dai giudici di merito. Il conferente ha successivamente sottratto il veicolo e, procedutosi nei suoi confronti per il reato di furto, ha sostenuto sia con la richiesta di riesame avverso il provvedimento di convalida del sequestro probatorio sia con il ricorso per cassazione che non era ravvisabile il delitto di furto perché non poteva ritenersi l'altruitā della cosa di cui era rimasto proprietario).

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