Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11503 del 28 novembre 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di reato continuato (art. 81, cpv., c.p.), la ratio della disciplina va ravvisata — con riferimento all'aspetto intellettivo — nella previsione di una scoprenza di azioni criminose rispondenti a determinate finalità dell'agente; e — con riferimento all'aspetto della volontà — in una deliberazione di massima richiedente, di volta in volta, in sede attuativa, una specifica volizione. Ne consegue che l'unicità del disegno criminoso può ravvisarsi anche nella commissione di fatti tra loro distanziati nel tempo. (Nella fattispecie la corte ha annullato con rinvio la sentenza della corte d'appello che aveva escluso la continuazione in materia di favoreggiamento della prostituzione in quanto il tempo trascorso tra gli episodi incriminanti (quattro anni) imponeva di ritenere non compresi, i fatti successivi, fin dall'inizio nel disegno criminoso).

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