Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 5826 del 10 giugno 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini della configurabilità del reato continuato, il solo riferimento alla omogeneità delle imputazioni ascritte e all'ambito temporale, pochi mesi, in cui i singoli reati sono stati consumati non può fare presumere, in mancanza di altri e più sostanziali elementi, che i reati stessi siano frutto di determinazioni volitive, risalenti ad una unica deliberazione di fondo, consistente nel fatto che i singoli episodi siano tutti previsti, programmati e deliberati, fin dall'origine, come momenti di attuazione di un programma unitario.

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