Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10834 del 26 novembre 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

Il sindacato della Corte di cassazione deve limitarsi a verificare la correttezza logico-razionale del ragionamento seguito e delle argomentazioni svolte dal giudice di merito per qualificare come indizio una circostanza, non potendo la Suprema Corte esprimere un nuovo giudizio sull'effettiva gravitą, precisione e concordanza degli indizi e, quindi, compiere un nuovo accertamento nel senso di ripetere l'esperienza conoscitiva del giudice di merito.

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