Cassazione penale Sez. V sentenza n. 865 del 29 gennaio 1992

(1 massima)

(massima n. 1)

Il principio del divieto della reformatio in peius č un principio di portata generale, applicabile quindi anche al giudizio di rinvio e a tale fine va operato il raffronto tra la pena inflitta con la sentenza annullata e quella applicata dal giudice di rinvio. In ogni caso, in base all'art. 597 n. 4 c.p.p., se č accolto l'appello dell'imputato relativo a circostanze o a reati concorrenti, anche se unificati per la continuazione, la pena complessiva irrogata č corrispondentemente diminuita. (Nella specie la S.C. ha ritenuto che il giudice di rinvio, una volta esclusa l'aggravante di cui all'art. 61 n. 2 c.p., non solo non poteva aggravare la posizione dell'imputato [in difetto di gravame del P.M.], ma avrebbe dovuto apportare comunque una riduzione rispetto alla pena inflitta con la precedente sentenza di appello).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.