Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 403 del 16 gennaio 1991

(1 massima)

(massima n. 1)

La possibilitą per il giudice di merito di calcolare gli aumenti di pena, per i reati ritenuti in continuazione di quello pił grave, anziché in modo unitario, in quantitą correlative a ciascuno di tali reati entro il limite massimo complessivamente previsto dalla legge, costituisce per il giudice una semplice facoltą e non un obbligo dato che la legge, coerentemente alla teoria del cumulo giuridico cui essa si ispira, si riferisce ad un aumento unitario, quale che sia il numero dei reati ritenuti in continuazione e senza pregiudicare l'autonoma loro individualitą a tutti gli altri effetti.

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