Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3921 del 17 marzo 1989

(1 massima)

(massima n. 1)

Nel reato continuato la pena è unica e pertanto le aggravanti ed attenuanti concernenti i reati satelliti rimangono prive di efficacia perché, per l'inscindibilità dell'aumento fino al triplo per la continuazione, non è possibile stabilire le porzioni di pena che si riferiscono agli illeciti meno gravi sui quali si dovrebbero operare gli aumenti o le diminuzioni delle rispettive circostanze. Tale inefficacia, tuttavia, non riguarda l'ipotesi in cui le dette circostanze siano rilevanti ed influenti nella determinazione della durata del tempo necessario alla prescrizione, in quanto poiché in relazione a ciò la legge nulla dice se non in ordine alla decorrenza del termine della prescrizione, per il principio del favor rei il reato continuato, in tale ipotesi, va scisso e considerato come una pluralità di reati.

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