Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3114 del 4 aprile 1985

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di reato di calunnia, il difensore non può essere chiamato a rispondere della sussistenza dei fatti denunziati solo quando la prestazione professionale si limiti ad espletare il mandato nei limiti consentiti dalla legge, e non, invece, quando, si lasci coinvolgere volontariamente nell'azione criminosa posta in essere dal cliente.

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