Cassazione penale Sez. V sentenza n. 464 del 21 gennaio 1982

(1 massima)

(massima n. 1)

L'istituto della continuazione è fondato su una finzione giuridica determinata dal favor rei, per la quale più reati concorrenti vengono considerati come unico, allo scopo di attenuare il rigore del cumulo materiale delle pene. Pertanto il giudice nell'applicare l'aumento della pena base fino al triplo, non può mai infliggere una pena in misura uguale o superiore a quella che sarebbe stata applicabile per effetto del cumulo materiale.

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