Cassazione civile Sez. III sentenza n. 6341 del 19 marzo 2014

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di responsabilitā medica, allorché un paziente, giā affetto da una situazione di compromissione dell'integritā fisica, sia sottoposto ad un intervento che, per la sua cattiva esecuzione, determini un esito di compromissione ulteriore rispetto alla percentuale che sarebbe comunque residuata anche in caso di ottimale esecuzione dell'intervento stesso, ai fini della liquidazione del danno con il sistema tabellare, deve assumersi come percentuale di invaliditā quella effettivamente risultante, alla quale va sottratto quanto monetariamente indicato in tabella per la percentuale di invaliditā comunque ineliminabile, e perciō non riconducibile alla responsabilitā del sanitario.

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