Cassazione civile Sez. I sentenza n. 18079 del 25 luglio 2013

(1 massima)

(massima n. 1)

L'interrogatorio formale, mirando a provocare la confessione giudiziale, va reso esclusivamente dal titolare del potere di disposizione del bene o del diritto controverso ed č ammissibile anche qualora questi, come nell'ipotesi del legale rappresentante di un ente collettivo, possa non essere a conoscenza diretta delle circostanze a contenuto confessorio. Invero, da un lato, l'assunzione dell'interrogatorio formale permette di acquisire sia la prova piena che un principio di prova, idoneo ad aprire la possibilitą della prova testimoniale ai sensi dell'art. 2724, n. 1, c.c.; dall'altro, reputarne l'inammissibilitą determinerebbe un regime derogatorio di favore per tutti i soggetti diversi dalla persona fisica, del tutto irragionevole anche sotto il profilo della compatibilitą ai parametri degli artt. 3 e 24 della Costituzione.

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