Cassazione civile Sez. I sentenza n. 8362 del 20 giugno 2000

(1 massima)

(massima n. 1)

La querela di falso, sia essa proposta in via principale ovvero incidentale, ha il fine di privare un atto pubblico (od una scrittura privata riconosciuta) della sua intrinseca idoneitą a «far fede», a servire, cioč, come prova di atti o di rapporti, mirando cosģ, attraverso la relativa declaratoria, a conseguire il risultato di provocare la completa rimozione del valore del documento, eliminandone, oltre all'efficacia sua propria, qualsiasi ulteriore effetto attribuitogli, sotto altro aspetto, dalla legge, e del tutto a prescindere dalla concreta individuazione dell'autore della falsificazione. Ne consegue che la relativa sentenza, eliminando ogni incertezza sulla veridicitą o meno del documento, riveste efficacia erga omnes, e non solo nei riguardi della controparte presente in giudizio.

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