Cassazione civile Sez. II sentenza n. 245 del 13 gennaio 1997

(1 massima)

(massima n. 1)

La notificazione della sentenza effettuata nei confronti del dante causa, dopo che sia intervenuta la successione a titolo particolare nel diritto controverso è idonea a far decorrere i termini brevi di impugnazione di cui agli artt. 325 e 326 c.p.c., poiché a norma dell'art. 111 comma 1 e 3 permane la legittimazione del dante causa quale sostituto processuale del successore fin quando egli, intervenuto in causa quest'ultimo, non ne sia estromesso con il consenso delle altre parti. I limiti temporali dipendenti da tale notificazione spiegano effetto anche nei confronti del successore che non è terzo in senso sostanziale ed assume la stessa posizione del dante causa in relazione alle impugnazioni che è legittimato a proporre autonomamente ai sensi dell'art. 111 comma 4.

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