Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 408 del 19 gennaio 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

È inammissibile per difetto di interesse, non configurandosi al riguardo una situazione di soccombenza, il ricorso per cassazione proposto, sotto il profilo della violazione di legge o del difetto di motivazione, contro una sentenza che non contenga la statuizione della quale si assume l'erroneità e che, in particolare, non contenga sul punto oggetto di gravame alcuna declaratoria della volontà di legge nel caso concreto, esulando dai compiti della Corte di cassazione di provvedere direttamente ad una dichiarazione siffatta atteso che il giudizio di cassazione è preordinato al controllo di legittimità di statuizioni effettivamente rese dal giudice del merito, non già a porre un rimedio sostitutivo all'omessa pronunzia di questi, la quale – previa denunzia del relativo vizio – può dar luogo sotto il diverso profilo dell'art. 360, n. 4 ad annullamento con pronunzia restitutoria della causa alla fase nella quale l'omissione si è verificata e non già a cassazione con enunciazione del principio di diritto, come si evince dal disposto del comma 1 dell'art. 384 c.p.c. in relazione all'art. 383 stesso codice. (Principio affermato con riferimento ad un'ipotesi in cui il giudice del merito, riconoscendo il diritto dell'assicurato all'assegno ordinario di invalidità, aveva condannato l'Inps all'erogazione della relativa prestazione, con decorrenza da una data anteriore all'entrata in vigore dell'art. 16 della L. 30 dicembre 1991, n. 412, nonché alla corresponsione degli interessi legali e della rivalutazione «come per legge» senza ulteriori specificazioni. La Suprema Corte – nel dichiarare inammissibile il ricorso proposto sotto il profilo dell'art. 360, n. 3, c.p.c. – ha ritenuto che la sentenza impugnata, non contenendo alcuna ricognizione dei criteri legali che devono presiedere all'erogazione degli interessi e della rivalutazione, si fosse sottratta all'obbligo di enunciare la volontà di legge nel caso concreto ed avesse carattere di decisione apparente risolvendosi nella tautologica affermazione che l'erogazione degli importi dovuti per i suddetti titoli dovesse avvenire conformemente alla legge).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.