Cassazione civile Sez. I sentenza n. 3006 del 1 aprile 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

La norma contenuta nel terzo comma dell'art. 816 c.p.c. – in base al quale gli arbitri, anche quando hanno la facoltą di regolare lo svolgimento del giudizio arbitrale nel modo che ritengono pił opportuno, debbono in ogni caso assegnare alle parti i termini per presentare documenti e memorie, e per esporre le loro repliche – ha carattere inderogabile e serve a far conoscere alle parti i risultati dell'istruttoria per le loro deduzioni e difese a seguito dell'istruttoria espletata. Il collegio arbitrale che, pur se autorizzato a decidere secondo equitą, conceda alle parti un unico termine per presentare documenti e memorie, e per esporre le repliche, viola la norma suddetta, atteso che la facoltą di replica, per poter essere concretamente esercitata, postula che le parti, dopo la chiusura dell'istruttoria (orale o documentale che sia), abbiano a disposizione un lasso di tempo, in aggiunta a quello concesso per l'espletamento dell'istruttoria, per valutare gli elementi raccolti e (eventualmente) controdedurre.

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