Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 5748 del 25 maggio 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

Al fine di far valere, ex art. 360, n. 5, c.p.c., il vizio di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia prospettati dalle parti o rilevabili d'ufficio, č necessario che il ricorrente indichi specificamente (e non giā soltanto per relationem, richiamando gli atti delle pregresse fasi processuali) i fatti e le circostanze di cui trattasi, onde consentire al giudice di legittimitā il controllo sulla loro decisivitā; controllo che, per il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, deve appunto avvenire sulla base delle deduzioni contenute nell'atto, alle cui lacune non č possibile sopperire con indagini integrative.

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