Cassazione civile Sez. II sentenza n. 5226 del 29 luglio 1983

(1 massima)

(massima n. 1)

Le due fasi in cui si articola il procedimento possessorio (quella sommaria, diretta a comporre provvisoriamente la controversia con l'emanazione di provvedimenti immediati richiesti dall'urgenza del caso, e quella di trattazione del merito, che si svolge nelle forme di un ordinario giudizio contenzioso per culminare nella sentenza che definisce la controversia), non essendo legate da un nesso di successione necessaria, ben possono essere unificate, con il conseguente carattere definitivo del provvedimento emesso, anche se pronunciato nella forma dell'ordinanza, ma siffatta deviazione dallo schema tipico, data la sua eccezionalità, deve risultare in modo univoco da elementi che rendano chiaro l'intendimento del giudice di considerare definito in tutti i suoi aspetti il merito della causa, così da non lasciare margine per ulteriori decisioni al riguardo, e, pertanto, deve escludersi allorché, dopo il provvedimento interinale, il giudizio prosegua, su espressa disposizione del pretore, per l'esame del merito.

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