Cassazione civile Sez. I sentenza n. 1965 del 16 maggio 1977

(2 massime)

(massima n. 1)

La condanna ad un facere è legittima quando il contenuto di esso è precisamente determinato, ovvero determinabile dal giudice della esecuzione ex art. 612 c.p.c., ma non quando la sentenza sia così generica da richiedere, per essere eseguita, la soluzione di nuove controversie di diritto sostanziale. Pertanto, deve ritenersi censurabile, in quanto generica e contraddittoria, la sentenza che affidi il figlio minore alla madre divorziata residente all'estero, e stabilisca altresì alcuni giorni, della settimana, di affidamento al padre residente in Italia, senza stabilire specificamente i mezzi e i modi di trasferimento del minore o del padre.

(massima n. 2)

Il giudice che pronuncia lo scioglimento del matrimonio, può disporre l'affidamento dei figli minori al genitore residente all'estero quando concorrano circostanze e situazioni le quali consentano di escludere qualsiasi pregiudizio per i minori. La condanna ad un facere è legittima quando il contenuto di esso è precisamente determinato, ovvero determinabile dal giudice della esecuzione ex art. 612 c.p.c., ma non quando la sentenza sia così generica da richiedere, per essere eseguita, la soluzione di nuove controversie di diritto sostanziale. Pertanto, deve ritenersi censurabile, in quanto generica e contraddittoria, la sentenza che affidi il figlio minore alla madre divorziata residente all'estero, e stabilisca altresì alcuni giorni, della settimana, di affidamento al padre residente in Italia, senza stabilire specificamente i mezzi e i modi di trasferimento del minore o del padre.

Articoli correlati

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.