Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39961 del 5 settembre 2018

(1 massima)

(massima n. 1)

Il giudice di appello, anche in presenza della sola impugnazione dell'imputato, può procedere ad una nuova e più grave qualificazione giuridica del fatto nel rispetto del principio del giusto processo previsto dall'art. 6 CEDU, come interpretato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, anche senza disporre una rinnovazione totale o parziale dell'istruttoria dibattimentale, sempre che sia sufficientemente prevedibile la ridefinizione dell'accusa inizialmente formulata, che il condannato sia in condizione di far valere le proprie ragioni in merito alla nuova definizione giuridica del fatto e rimanga ferma la pena irrogata. (Fattispecie relativa alla riqualificazione dell'originaria imputazione di tentato furto aggravato in tentata rapina impropria aggravata dal numero di persone).

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