Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 2289 del 31 marzo 2000

(1 massima)

(massima n. 1)

La proposizione dell'eccezione di compensazione non necessita dell'uso di formule sacramentali e, pertanto, la stessa deve ritenersi ritualmente e tempestivamente proposta, ove il convenuto, nell'effettuare i conteggi delle somme spettanti all'attore, ha portato in detrazione l'importo del proprio contrapposto credito.

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