Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25434 del 20 giugno 2016

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di violenza sessuale, il riconoscimento della circostanza attenuante della minore gravitą del fatto non č impedito dalla commissione di una pluralitą di episodi illeciti in danno di diverse persone offese, la cui libertą sessuale sia stata compressa in maniera non grave. (In applicazione del principio, la S.C. ha censurato la decisione di merito che aveva automaticamente escluso la diminuente in una fattispecie di "palpeggiamenti" di pił alunne minorenni, osservando che il naturale aggravamento della intensitą della lesione al bene protetto, connesso alla reiterazione di una singola condotta di modesta gravitą, non si verifica quando i soggetti passivi della condotta siano sempre fra loro diversi e ciascuno indipendente dall'altro, dovendosi in tal caso valutare la gravitą di ogni singolo episodio).

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