Cassazione penale Sez. III sentenza n. 593 del 20 gennaio 1998

(1 massima)

(massima n. 1)

In casi di violenza sessuale, il positivo riscontro, riguardo al fatto nella sua obiettività, delle dichiarazioni accusatorie, che quasi sempre sono singole poiché l'aggressore tende ad approfittare di condizioni di solitudine e di minore possibilità di difesa della vittima, rafforzando la loro intrinseca attendibilità non può non proiettarsi in senso favorevole sull'ulteriore riscontro da effettuare in ordine al contenuto invidividuale di dette dichiarazioni, nel senso di una maggiore valenza indiziante.

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