Cassazione penale Sez. I sentenza n. 653 del 23 marzo 1994

(1 massima)

(massima n. 1)

Le dichiarazioni di un testimone, per essere positivamente utilizzate dal giudice, devono risultare credibili, oltre che avere ad oggetto fatti di diretta cognizione e specificamente indicati, sicché, contrariamente ad altre fonti di conoscenza — come le dichiarazioni rese da coimputati o imputati di reati connessi — non abbisognano di riscontri esterni, il ricorso eventuale ai quali è funzionale soltanto al vaglio di credibilità del teste. (Fattispecie in tema di utilizzazione di un'unica testimonianza per l'emissione di ordinanza di custodia cautelare).

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