Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26458 del 18 giugno 2014

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di applicazione di altre misure cautelari nei confronti dell'indagato scarcerato per decorrenza dei termini, l'inciso contenuto nel primo comma dell'art. 307 c.p.p., che consente l'adozione di misure sostitutive "solo se sussistono le ragioni che avevano determinato la custodia cautelare, va interpretato nel senso di ricomprendere tanto l'ipotesi di permanenza di tutte, alcune, o una sola delle esigenze originarie, quanto quella di sopravvenienza di nuove esigenze, intervenute alla stessa data della scarcerazione o anche in epoca successiva. (In applicazione del principio, la Corte ha annullato con rinvio il provvedimento del tribunale, adito ex art. 310, che aveva affermato la persistenza delle originarie esigenze, all'atto di adozione della misura sostitutiva, omettendo di compiere qualunque verifica in concreto).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.