Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21393 del 21 maggio 2015

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di restituzione nel termine per proporre impugnazione, la previgente formulazione dell'art. 175, comma secondo, cod. proc. pen. (introdotta dall'art. 1 D.L. n. 17 del 2005, conv. in l. n. 60 del 2005), avendo previsto una sorta di presunzione "iuris tantum" di mancata conoscenza da parte dell'imputato della pendenza del procedimento, ha posto a carico del giudice l'onere di reperire in atti l'esistenza di una eventuale prova positiva da cui possa desumersi la effettiva conoscenza del provvedimento di condanna, con la conseguenza che la mera regolaritą formale della notifica, eseguita, ai sensi dell'art. 161 cod. proc. pen., presso il difensore d'ufficio nominato all'imputato, non puņ essere considerata dimostrativa della conoscenza del giudizio o rivelatrice della volontą del destinatario di non impugnare la sentenza contumaciale o di non opporre il decreto penale di condanna.

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