Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4155 del 28 gennaio 2015

(1 massima)

(massima n. 1)

Il decreto di sequestro probatorio delle cose che costituiscono corpo di reato, deve essere sorretto, a pena di nullitā, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalitā perseguita, in concreto, per l'accertamento dei fatti, a meno che la finalizzazione probatoria del corpo del reato sia connotato ontologico ed immanente rispetto alla natura delle cose inquadrabili in quel concetto. (Fattispecie in materia di contraffazione di marchi di orologi, nella quale la Corte nell'annullare il provvedimento di sequestro probatorio di una somma di denaro, costituente corpo di reato, in quanto privo di motivazione in ordine al presupposto della finalitā perseguita, ha osservato che il denaro, anche nelle ipotesi in cui integri il corpo del reato, č privo di connotazioni identificative e dimostrative, salvo che proprio quelle banconote o monete, ad esempio perché contrassegnate o sospettate di falsitā, occorrano al processo come elemento di tipo probatorio).

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