Cassazione civile Sez. III sentenza n. 8180 del 9 settembre 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

Nel caso in cui l'intimazione di pagamento idonea a realizzare la costituzione in mora — non soggetta a particolari modalità di trasmissione, né alla normativa sulla notificazione degli atti giudiziali — venga inoltrata con raccomandata a mezzo del servizio postale, l'attestazione della sua spedizione con il rilascio di apposita ricevuta da parte dell'ufficio postale è idonea a sorreggere la presunzione del suo arrivo a destinazione, anche in mancanza di avviso di ricevimento, in considerazione dei particolari doveri che la spedizione di una raccomandata impone all'ufficio postale in ordine al suo inoltro e alla consegna al destinatario. Trattasi peraltro di una presunzione semplice di ricezione, che può essere vinta da elementi contrari offerti dalla controparte, la quale può fornire la prova di non aver avuto notizia dell'intimazione senza sua colpa, ovvero che il plico raccomandato non conteneva alcuna lettera al suo interno o che non conteneva alcuna intimazione di pagamento.

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