Cassazione civile Sez. Unite ordinanza n. 10095 del 18 maggio 2015

(1 massima)

(massima n. 1)

La pretesa azionata in via cautelare dai titolari delle azioni di una societā quotata nei confronti della CONSOB, avente ad oggetto non giā il risarcimento del danno subito, ma la condanna della menzionata autoritā ad esercitare i poteri di vigilanza alla stessa attribuiti dall'ordinamento per assicurare la correttezza e la trasparenza dei mercati finanziari, al fine di elidere il rischio di danni futuri paventati, rientra nell'ambito della giurisdizione del giudice amministrativo, non essendo qualificabile come diritto soggettivo, ma eventualmente come interesse legittimo. Spetta, infatti, al giudice amministrativo stabilire, in concreto e nel merito, se l'interesse del privato volto ad ottenere o a conservare un bene della vita quando esso viene a confronto con un potere attribuito dalla legge all'Amministrazione non per la soddisfazione proprio di quell'interesse individuale, ma di un interesse pubblico che lo ricomprende e per la cui realizzazione č dotata di discrezionalitā nell'uso dei mezzi a sua disposizione, costituisca un interesse meritevole di tutela ovvero rientri tra gli interessi di mero fatto.

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