Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26636 del 12 luglio 2002

(1 massima)

(massima n. 1)

Č ammissibile il concorso formale tra i reati di riduzione in schiavitł (art. 600 c.p.) e di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione (artt. 3 e 4 legge n. 75 del 1958), nel caso in cui una cittadina straniera sia costretta, dopo essere stata venduta, a riscattare la propria libertą con i proventi dell'attivitą di meretricio cui venga indotta con violenza e maltrattamenti, laddove l'obbligo di pagare un prezzo per riscattare la condizione nativa di libertą acquista carattere determinato e tassativo e si configura come il quid pluris caratterizzante il reato di riduzione in «condizione analoga» alla schiavitł.

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