Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6089 del 26 giugno 1986

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di falsità materiale in atti non è ravvisabile la inidoneità assoluta dell'azione (e quindi l'impossibilità dell'inganno) quando la modificazione materiale dell'atto, pur se immediatamente riconoscibile da chiunque, consista nella sovrascrittura o nella cancellazione e successiva riscritturazione di una o più parole o cifre, giacché in tal senso essa può essere o apparire una correzione dell'atto compiuta dallo stesso compilatore.

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