Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15456 del 10 novembre 1989

(1 massima)

(massima n. 1)

La speciale esimente di cui all'art. 384 c.p. spetta anche nel caso in cui la posizione dell'estraneo sia connessa a quella del prossimo congiunto. A tal fine è però necessario che il rapporto di connessione sia tale che l'agente (nella specie favoreggiatore) non possa agire in favore del congiunto se non salvando anche l'estraneo.

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