Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33243 del 31 luglio 2013

(1 massima)

(massima n. 1)

Il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa si distingue da quello di favoreggiamento, in quanto nel primo il soggetto interagisce organicamente e sistematicamente con gli associati, quale elemento della struttura organizzativa del sodalizio criminoso, anche al fine di depistare le indagini di polizia volte a reprimere l'attivitā dell'associazione o a perseguirne i partecipi, mentre nel secondo egli aiuta in maniera episodica un associato, resosi autore di reati rientranti o meno nell'attivitā prevista dal vincolo associativo, ad eludere le investigazioni della polizia o a sottrarsi alle ricerche di questa. (Fattispecie in cui il reo č stato ritenuto partecipe dell'associazione mafiosa per avere manifestato e concretamente prestato costante disponibilitā a fornire notizie sugli interventi di polizia).

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