Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5842 del 22 maggio 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

Per la sussistenza del dolo, nel reato di favoreggiamento personale, č sufficiente la consapevolezza che l'aiuto venga prestato in riferimento ad un precedente reato, ed č irrilevante che l'agente creda di prestare aiuto ad un colpevole o ad un innocente.

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