Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8398 del 12 settembre 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

Nell'istigazione alla corruzione impropria, l'offerta (o la semplice promessa) deve essere effettuata «per indurre» il pubblico ufficiale (o l'incaricato di un pubblico servizio) «a compiere» un atto conforme ai doveri dell'ufficio (o del servizio). Da ciò deriva che non è possibile ipotizzare una forma d'istigazione passiva per un atto che sia stato già compiuto, come si evince chiaramente dalla struttura letterale della disposizione dell'art. 322, primo comma c.p., nonché dal riferimento che la stessa fa alla pena stabilita nel primo comma dell'art. 318 c.p. (corruzione impropria antecedente).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.