Cassazione penale Sez. III sentenza n. 186 del 10 settembre 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

È configurabile il delitto di concussione mediante induzione anche quando il soggetto attivo, con mezzi suggestivi, generi nell'animo della vittima il convincimento che è essa ad offrire l'illecita utilità e non lui ad imporla abusando della sua qualità o funzione. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, l'imputato, primario del reparto di ginecologia presso ospedale aveva dedotto violazione di legge «difettando gli estremi del reato di concussione, a lui addebitato sotto il profilo che tutti i versamenti di denaro erano stati effettuati dopo il parto delle pazienti, e cioè dopo che il pubblico ufficiale non aveva più alcuna possibilità di influenzare il privato»).

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