Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44633 del 5 novembre 2013

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di detenzione di sostanze stupefacenti, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato va individuata nel fatto che, mentre la prima postula che l'agente mantenga un comportamento meramente passivo, inidoneo ad apportare alcun contributo alla realizzazione del reato, nel concorso di persona punibile č richiesto, invece, un contributo partecipativo - morale o materiale - alla condotta criminosa altrui, caratterizzato, sotto il profilo psicologico, dalla coscienza e volontā di arrecare un contributo concorsuale alla realizzazione dell'evento illecito. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto corretta l'affermazione di responsabilitā a titolo di concorso del titolare dell'abitazione in cui erano custoditi cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti, non celate in unico luogo, e di strumenti idonei al confezionamento delle dosi).

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