Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15860 del 16 aprile 2015

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di concorso di persone nel reato, la responsabilitą di chi coopera ad un fatto criminoso non presuppone la convergenza psicologica sull'evento finale perseguito da altro dei concorrenti, essendo sufficiente che il suo apporto sia stato prestato con consapevole volontą di contribuire, anche solo agevolandola, alla verificazione del fatto criminoso. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto immune da vizi la sentenza di condanna per omicidio volontario del soggetto che aveva partecipato al sequestro della vittima e l'aveva lasciata nella totale disponibilitą del coimputato, della cui determinazione ad uccidere era consapevole, pur non condividendo tale intento).

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