Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28682 del 1 luglio 2004

(1 massima)

(massima n. 1)

Quando, a seguito della derubricazione del fatto contestato ex art. 521 c.p.p., il giudice pronuncia sentenza di condanna per un reato che, a differenza di quello contestato originariamente, consente l'oblazione ai sensi degli artt. 162 e 162 bis c.p., deve determinare la pena e fissare la somma da versare nel termine di dieci giorni ai sensi dell'art. 141 comma quarto att. c.p.p., sempre che — nel caso di oblazione c.d. condizionale — non la ritenga preclusa ai sensi del disposto di cui ai commi terzo e quarto dell'art. 162 bis c.p. L'efficacia della condanna č pertanto subordinata alla condizione negativa che l'imputato non perfezioni l'oblazione nel termine fissato.

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