Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1346 del 4 maggio 1994

(1 massima)

(massima n. 1)

La competenza a provvedere in ordine alla conversione di pene pecuniarie č attribuita dal secondo comma dell'art. 660 c.p.p. al magistrato di sorveglianza, la cui competenza territoriale va individuata, quando il procedimento non riguardi reclusi o internati, sulla scorta del criterio di collegamento della residenza del condannato, dettato dall'art. 107 L. 24 novembre 1981 n. 689, secondo il disposto dell'art. 677 c.p.p. che nel dettare i criteri di determinazione della competenza territoriale fa espressa salvezza, per le ipotesi che l'interessato non sia detenuto o internato, di diversi criteri indicati dalla legge.

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