Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31695 del 29 luglio 2008

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini dell'integrazione del delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, l'elemento della minaccia ricorre solo quando questa sia ingiusta ed il male prospettato risulti idoneo a condizionare la sfera della libertā morale del soggetto passivo. (Fattispecie in cui si č ritenuto che l'intenzione, manifestata dai dirigenti di una banca, di non consegnare al legale rappresentante di una societā assegni circolari emessi su incarico di un comune e destinati al pagamento delle spettanze dei dipendenti della societā, ha concretato il mero inadempimento di una modalitā di soddisfazione del credito, in ragione degli accordi intercorsi tra la banca e la societā relativamente alla contestuale cessione, in favore della banca verso la quale la societā era debitrice, di una parte del credito vantato dalla societā nei confronti del comune ).

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