Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12319 del 29 novembre 2000

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini della sussistenza del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, presupposto essenziale č la buona fede dell'agente in ordine alla legittimitā della propria pretesa, per la cui sussistenza č irrilevante, nei limiti della ragionevolezza del convincimento, che l'agente identifichi erroneamente il suo antagonista o ritenga erroneamente coinvolto anche altro soggetto.

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