Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18748 del 15 maggio 2007

(2 massime)

(massima n. 1)

Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 390 c.p. (procurata inosservanza di pena) non è richiesta la sussistenza del dolo specifico, essendo sufficiente che la condotta consapevole del reo si colleghi oggettivamente, sul piano causale, con l'interesse del soggetto aiutato a sottrarsi all'esecuzione della pena.

(massima n. 2)

In tema di procurata inosservanza di pena, nessuna efficacia scriminante può attribuirsi a rapporti di parentela o coniugio ovvero ad altri legami socialmente rilevanti, per cui l'adempimento di doveri di solidarietà umana non può escludere la punibilità, quando esso si traduca in attività di effettiva copertura del soggetto ricercato.

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